Pratica poco virtuosa ma molto diffusa, il clickbaiting serve a catturare l’attenzione degli utenti in rete incuriosendoli con false promesse e inducendoli a visitare pagine web generalmente di scarsa qualità. Una tecnica controversa e spesso utilizzata da chi cerca facili guadagni pubblicitari, soprattutto gli editori di giornali online, la pratica del clickbaiting (in Italiano: acchiappaclick o click esca) è un fenomeno nato sui social network con il fine di rendere più appetibili i propri contenuti, ottenere più traffico verso il proprio sito e incrementare i guadagni con la pubblicità online.
Si tratta, infatti, di una tecnica utilizzata in genere in pagine web dotate di banner pay per click e link esterni verso altri siti. Oltre a rivelarsi del tutto controproducenti dal punto di vista della propria reputazione in rete, queste subdole esche lanciate nel web possono danneggiare spesso irrimediabilmente la credibilità e la reputazione delle fonti che le generano. Scopriamone di più.
In questo articolo ti parlo di:
Cos’è il clickbaiting
Sarà sicuramente capitato anche a voi di consultare un sito di news o scorrere il feed di Facebook e vedere titoli sensazionalistici come, ad esempio, “Incredibile! Ecco cosa è stato scoperto!”, “Non crederai mai a quello che è successo…”, oppure “Beve due litri d’acqua in un minuto… quello che succede dopo è pazzesco!”. Si tratta di esempi di quelli che, nel gergo di internet, vengono chiamati titoli clickbait, o acchiappaclick. Vengono definiti clickbait i contenuti pubblicizzati con:
- titoli sensazionalistici;
- immagini e thumbnail d’impatto;
- messaggi ammiccanti e volutamente criptici;
- slogan molto spesso del tutto fuorvianti.
Capita, neanche così di rado, che i siti internet a cui i link rimandano non abbiano nulla a che fare con quanto indicato nel titolo. In genere, si tratta di siti web con contenuti di scarso valore, del tutto privi di reale e concreto interesse, che verrebbero, quindi, penalizzati dai motori di ricerca.
Come accennato, l’obiettivo è quello di ottenere visualizzazioni e gonfiare le statistiche di visita del proprio portale e il numero dei visitatori unici. Talvolta la tecnica di clickbaiting viene utilizzata anche da hacker, cybercriminali e pirati informatici per diffondere malware e perpetrare vere e proprie truffe, indirizzando il traffico degli utenti verso siti illegali o contenenti virus. Una tecnica legata al doppio filo con il problema della Fake News che girano in rete da qualche tempo.
Perché il clickbaiting è qualcosa che sarebbe meglio evitare
Il clickbaiting è una forma di advertising a metà tra la persuasione e l’inganno. Nell’immediato può generare traffico e indurre effettivamente gli utenti a cliccare e accedere al sito, ma si tratta di visite ottenute con l’inganno, prendendosi, di fatto, gioco dell’audience. Il clickbaiting non ha nulla a che vedere con la corretta interpretazione della SEO, che esorta a creare headline efficaci, di qualità, originali e soprattutto pertinenti con i contenuti.
Nel lungo termine, i titoli clickbait non portano alcun beneficio e, anzi, possono danneggiare fortemente la credibilità della fonte che li genera, con pessime ripercussioni sulla Web Reputation e sulla fidelizzazione dei lettori. Dopo aver scoperto che dietro a titoli d’impatto e messaggi ammiccanti non c’è nulla di veramente utile o interessante, gli utenti si guarderanno bene dal tornare sul vostro sito. Con il clickbait, quindi, avete attirato la loro attenzione una volta per poi perderla per sempre.
Promettere contenuti che poi non ci sono
Dal punto di vista filosofico si potrebbe sintetizzare che il clickbaiting è l’atto intenzionale di promettere eccessivamente o in altro modo travisare – in un titolo, sui social media, con un hashtag, in un’immagine o in qualche combinazione – ciò che si troverà quando si andrà ad aprire una pagina web.
Gli editori che praticano la strategia sociale clickbait in modo più affidabile sono spesso produttori virali: nella peggiore delle ipotesi, questa strategia indica che l’editore non sa come vendere al pubblico una storia. Forse a causa del contenuto scadente, che non tiene conto delle indicazioni fornite da Google stesso in materia di importanza dei contenuti di qualità (Content is the King, si sente dire ormai da anni).
Una volta persa la fiducia dei lettori non si recupera
Essere un sito di notizie non è facile, dal punto di vista economico. La maggior parte dei siti utilizza numeri di traffico come visualizzazioni di pagina o visitatori unici per fatturare agli inserzionisti e misurare il loro successo generale. Solo che, come si diceva, c’è un però: una volta persa la fiducia dell’audience e danneggiata la Web Reputation, recuperarle può essere difficile e molto costoso in termini di tempo e risorse.
,Meglio puntare sulla qualità, sulla fidelizzazione dei lettori andando a proporre contenuti di reale valore, cercare soluzioni alternative se si ha un giornale online, come ad esempio cercare di comparire in Google News (leggi: come scrivere notizie per posizionarsi in Google News) In sostanza, meglio puntare sempre sulla qualità. Che poi è un po’ il segreto di Pulcinella.
Conclusioni sul Clickbait
- Cosa vuol dire fare Clickbait?
Fare Clickbait significa attirare i lettori con titoli fuorvianti o immagini sensazionaliste.
- Perchè i giornali fanno Clickbait?
Per attirare visitatori sul proprio sito andando così ad incrementare il tasso di accessi.
- Perchè non conviene fare Clickbait?
Perchè si perde la fiducia dei lettori e si rovina la propria Web Reputation.